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BONUS RESTO AL SUD: agevolazioni aperte a liberi professionisti under 46

Novità per la misura di finanziamento Resto al Sud, il bonus che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno. 

Dallo scorso 9 dicembre le agevolazioni di Resto al Sud sono rivolte anche agli under 46 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017. La dotazione finanziaria complessiva è di 1.250 milioni di euro.

Resto al Sud per i professionisti

La prima versione della misura “Resto al Sud” è stata introdotta nel 2017 dalla legge “Mezzogiorno” per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali promosse da giovani dai 18 ai 35 anni nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

La nuova Circolare 22/2019, che modifica la circolare del 2017 in attuazione del DM 134/2019, prevede l’estensione dell’età dei beneficiari del bonus da 35 a 45 anni e consente l’invio della domanda anche da parte dei liberi professionisti iscritti in ordini o collegi professionali che nei 12 mesi precedenti alla richiesta di agevolazione, non hanno aperto partita Iva per attività analoghe a quella proposta per il finanziamento e che si impegnino a mantenere la sede operativa nelle regioni interessate. 

Il finanziamento Resto al Sud coprirà il 100% delle spese ammissibili, che saranno suddivise in:

– un contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo;

– un finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. 

L’importo massimo del finanziamento erogabile è di 50 mila euro, divisi per ciascun socio, fino al raggiungimento di un massimo complessivo di 200 mila euro.

Le domande, potranno essere inviate attraverso la piattaforma dedicata sul sito Invitalia.it, corredate da tutta la documentazione relativa al progetto imprenditoriale. L’Agenzia esaminerà i progetti senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo e ne valuterà la sostenibilità tecnico-economica.

La misura permetterà di avviare iniziative imprenditoriali per le seguenti categorie:

1) produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; 

2) fornitura di servizi alle imprese e alle persone; 

3) turismo.

Sono ammissibili le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali spese utili all’avvio dell’attività.

L’operazione condotta sulla piattaforma di Invitalia non sarà un click day: sono state garantite le risorse in misura sufficiente a coprire tutte le richieste che perverranno. Che vinca l’idea più innovativa.

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