Una piattaforma digitale che vaglia, analizza, seleziona i progetti di startup/pmi e li mette in contatto con il grande pubblico per trovare finanziatori.
Il crowdfunding che diventa anche strumento di investimento finanziario grazie all’intuizione di Tommaso Baldissera Pacchetti e altri innovatori che hanno creduto nella sua intuizione: rendere l’investimento mirato sull’innovazione a portata di tutti.
CrowdFundMe è il portale di equity crowdfunding che fa incontrare l’investitore e l’imprenditore e mette loro a disposizione gli strumenti e le garanzie necessarie per favorire il buon esito dei progetti proposti: un canale ideale in cui gli investitori e gli imprenditori possono incontrarsi e discutere per rendere vincente un’idea innovativa, traducendola in realtà.
“Mi chiedevo come un ragazzo valdostano potesse entrare in contatto con il mondo dei capitali, qualora avesse un progetto da finanziarie. Da questa domanda è nato il progetto di CrowdFundme“. Era il 2014 e l’inizio di Tommaso Baldissera, studente di Economia, fu piuttosto difficoltosa: per poter investire in una campagna di equity crowdfunding occorreva ancora recarsi in banca ed effettuare operazioni allo sportello. Dal 2016, grazie al cambiamento della normativa, tutto diventa più semplice. Chi vuole supportare un progetto, investendo dei capitali privati, può farlo online. CrowdFundMe cresce velocemente grazie a questa “rivoluzione copernicana”: in tre mesi riesce a raccogliere 200 mila euro per il progetto My Coocking Box, posizionandosi a quota 500 mila euro raccolti per 3 progetti nel 2016; i progetti diventano 17 l’anno successivo con 3 milioni di capitali; il 2018 è stato chiuso con 32 progetti per un totale di 8 milioni e mezzo.
I partner soci investono in genere da 250 euro a 600 mila euro annui; cifre medio piccole che però a volte per una startup possono fare la differenza. A facilitare la riuscita dell’incontro non solo la piattaforma tecnologica, ma soprattutto il know how di cui il gruppo ha dotato l’dea di base. Ogni mese arrivano poco meno di un centinaio di business plan che Tommaso e il suo team analizzano, vagliano, scremano per sceglierne una decina da approfondire con incontri diretti. Tra questi, nel 2018, circa 3 al mese sono atterrati sulla piattaforma per diventare campagne di equity crowdfunding. La forza di CrowdFundMe, dunque, sta nell’attenta selezione e analisi del team della piattaforma, che vaglia i dati e le proiezioni economico-finanziare, la validità del progetto rispetto alla richiesta del mercato, lo sviluppo del team e lo stadio di sviluppo del progetto. A giocare però un ruolo fondamentale sono due aspetti: “il primo riguarda l’ Equity come possibilità di differenziare i propri investimenti” – sostiene Tommaso – “il secondo, invece, sta nell’aspetto umano e motivazionale: poter conoscere e incontrare personalmente il CEO di una startup, capire meglio quali sono i traguardi, sentire l’energia che anima il team, diventa un motivo importante per chi decide di investire. In questo modo l’investimento finanziario assume anche un aspetto di utilità sociale non secondario”.
Una piattaforma che agisce in un’ottica win-win e che si scommette direttamente sulla riuscita dei progetti, riservandosi una percentuale dei progetti andati a buon fine, ma gran parte del merito delle nuove idee che sbocciano, fioriscono e iniziano a camminare in giro per il mondo sulle proprie gambe.
