Che imprenditoria giovanile faccia rima con “Millennial” è un dato di fatto: basti pensare alle start up innovative, un quinto delle quali, è controllato da giovani under 35.
Ma la “Generazione Z”, ovvero quella composta dai nati dopo il 1996, che tipo di lavoro sogna e quali modelli segue?
La risposta potrebbe stupire molti ma non, di certo, i più attenti ai cambiamenti della società e del mondo del lavoro: gli under 25 si ispirano ai loro “fratelli maggiori”, a quella classe di giovani imprenditori che ha scommesso sui propri sogni e, contando sulle proprie forze, ha creato una propria azienda possibilmente tecnologica.
Ottimista, resiliente e determinato, è questo l’identikit della figura professionale più ammirata dalla Generazione Z: il giovane imprenditore da cui trarre ispirazione, per la propria realizzazione professionale. Secondo una ricerca promossa da Illimity e Episteme a luglio 2019, quasi il 40% della popolazione under 25 intervistata, vorrebbe creare, o entrare, nel team di una start up per trasformare un proprio progetto di business, in realtà
La ricerca conferma una tendenza di cui avevamo già parlato la settimana scorsa a proposito di lavoratori di ogni età [link]: il posto fisso da dipendente ormai non costituisce il sogno dei più.
A fare gola sono, piuttosto, la realizzazione personale, oltre che professionale, la libertà di creare un proprio progetto, la sfida di mettersi in gioco ed esprimere il proprio potenziale. È questo quello che affascina i più giovani.
Fare impresa, sì ma in che campo?
A rispondere a questa domanda è un’altra ricerca promossa da Illimity ed Episteme: il futuro è hi- teck. Oltre il 40% degli intervistati reputa l’intelligenza artificiale, la cybersecurity e l’universo big data, come “il lavoro del futuro”.
Anche questo dato è in linea con le tendenze del settore: secondo il primo report 2019 del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) sulle start up innovative sono oltre 10.000 quelle nate nei primi tre mesi dell’anno e in Italia rappresentano un dato in costante crescita.
Quali sono i finanziamenti per l’imprenditoria giovanile?
Un punto di riferimento per il mondo dell’imprenditoria nazionale è sicuramente Invitalia (Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa) che gestisce tutti gli incentivi nazionali favorendo la nascita di nuove imprese e startup innovative.
Tra gli strumenti messi in campo dall’Agenzia per la crescita dell’imprenditoria giovanile ve ne segnaliamo alcuni, rimandandovi al sito ufficiale per tutti gli approfondimenti e gli aggiornamenti.
- Smart&Start Italia sostiene le startup innovative italiane finanziando progetti compresi tra €100.000 e € 1,5 milioni,
- SELFIEmployment nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”, elargisce prestiti a tasso zero per l’avvio di iniziative imprenditoriali promosse da quei giovani under 30 che non studiano né sono impegnati in un’attività lavorativa: i cosiddetti “NEET” (Not Engaged in Education, Employment or Training).
- “Nuove imprese a tasso zero” è il finanziamento che copre spese fino a €1,5 milionii per progetti d’impresa avviati da giovani e donne.
- Segnaliamo, infine, il Mediocredito Centrale – MCC che agevola l’accesso al credito delle piccole e medie Imprese.
Tecnologia e sostegno all’imprenditoria, sono queste le parole chiave del futuro.