Scienza e tecnologia: un binomio che negli ultimi decenni ha radicalmente cambiato le condizioni di vita di tante persone, fornendo risposte concrete per il miglioramento del loro stato di salute.
Il settore Scienze della vita ha infatti compiuto enormi passi in avanti grazie ai progressi fatti nel campo della ricerca biomedica: nuove scoperte e nuovi farmaci vengono immessi sul mercato ogni giorno. Anche in Italia il comparto delle Scienze della vita riveste un ruolo strategico: il valore aggiunto dell’intera filiera e del suo indotto corrisponde a circa il 10% del Prodotto Interno Lordo nazionale (93 miliardi di euro). Questi i dati emersi durante Meet in Italy for Life Sciences, il principale appuntamento nazionale di matchmaking e di aggiornamento nell’ambito delle Scienze della Vita svoltosi a Bologna dal 10 al 12 ottobre presso l’Opificio Golinelli.
I dati segnalano con evidenza che i cambiamenti nel settore sanitario si sono manifestati in maniera rivoluzionaria anche grazie alle tecnologie digitali emergenti, sempre più accessibili per il ridimensionamento dei costi, che incidono sulla spesa sanitaria pubblica e privata italiana. Secondo l’VIII Rapporto RBM-Censis stilato a giugno 2018, ammonta ad un totale di €154 miliardi, in particolare 114 miliardi di EUR spesi per il Servizio Sanitario Nazionale e 39 miliardi di EUR di spesa privata.
La tecnologia sta evolvendosi molto velocemente, definendo già il futuro di aziende e competitors. Le principali tecnologie emergenti quali: Robotica – Stampa 3D – Medical IoT – AI/Machine Learning – Genetica – Bioelettronica – Blockchain – innescheranno nuove occasioni di business, in ogni settore, nei prossimi tre-cinque anni. Mentre la strategia di ogni azienda per sfruttare al meglio – e combinarle – varierà, queste tecnologie avranno un profondo impatto globale sul business, sui dipendenti e sui clienti.
Tra tutti i temi, quello sull’intelligenza artificiale è quello che suscita più aspettative. Secondo i dati presentati, l’intelligenza artificiale avrà grande impiego nell’assistenza sanitaria nel prossimo futuro, con un incremento di circa il 40% annuo dal 2014 al 2021. Anche la blockchain evidenzia importanti tassi di sviluppo, infatti il numero di aziende che stanno valutando l’adozione di questa tecnologia e raddoppiato tra il 2016 ed il 2017.
L’ecosistema dell’innovazione in Italia è in crescita anche grazie ai recenti interventi normativi, tra cui il 30% di detrazione fiscale del capitale investito in progetti innovativi per le nuove imprese e le PMI innovative, l’accesso semplificato al Fondo centrale di garanzia per il credito bancario fino a 596 milioni e l’investimento pubblico fino a 900 milioni in start-up innovative attraverso equity.
Diverse sono le iniziative per favorire la crescita del settore digital health in Italia: contest innovativi, programmi di accelerazione e incubatori, venture capital e collaborazioni. Il mercato è in crescita, ma la spesa si sta gradualmente spostando dal settore pubblico a quello privato.
Dopo una fase di consolidamento, il mercato è di nuovo in crescita grazie ad operatori assicurativi alla ricerca di nuove fonti di valore, sempre più disposti ad assumere ruoli chiave.
Aziende come RBM Salute, Allianz e Cattolica stanno investendo in modo significativo, con importanti tassi di crescita (fino a 15% annuo). I pazienti, d’altra parte, sono più informati e proattivi nelle loro scelte sanitarie, come dimostrano i seguenti flussi turistici sanitari.
Il valore di mercato della “mobilità sanitaria” nel 2016 è di 4 miliardi di euro, 3,5% in meno del 2015. Ogni anno circa 800-900 k pazienti si spostano verso un’altra regione per ricevere cure mediche. La regione Lombardia ha raccolto circa 870 milioni di euro di crediti nel 2016. La Campania ha il record di camicia nera, con un saldo negativo di -281 milioni di euro nel 2016.
L’healthcare consumerization ovvero l’idea che le percezioni dei consumatori, le aspettative e la tecnologia di consumo possono avere un impatto su un settore, è una tendenza consolidata in alcuni mercati e probabilmente si estenderà ad altri.
L’innovazione è una priorità fondamentale nel settore sanitario e le startup possono avere un ruolo cruciale nel guidare il cambiamento.
